sabato 31 maggio 2014

Esperimenti alimentari...nostro malgrado!

Nuovi arrivati (e vecchie conoscenze) nella dispensa del maso
Il maso è un porto di mare. Così ci piace, così lo vogliamo. Accogliamo persone da tutto il mondo (date un'occhiata, questa associazione mondiale è una delle cose più utili, belle, interessanti che siano state sviluppate negli ultimi 20 anni!!) ed ogni volta è una valanga di emozioni, esperienze, conoscenze, lingue, storie, destini che si riversa su di noi (e, temo, noi ci riversiamo su di loro). E io qualche volta vengo travolta: come sempre mi entusiasmo. Gli altri a me piacciono! Quasi sempre! D'istinto! E dagli altri mi piace imparare cose nuove, provarle, vedere se vanno bene anche per me. Ogni volta che qualcuno se ne va dal maso, che ci sia stato tanto o poco, ci ritroviamo cambiati: a volte poco, a volte tanto cambiati. Ma non pensate a cambiamenti particolarmente mistici e profondi, siamo gente pratica e di montagna, ci garba il concreto. Soprattutto ci garba mangiare!! Mangiare bene e mangiare sano. La scelta vegetariana viene da lì: e da quando non mangiamo più carne stiamo meglio e mangiamo meglio.

Tre settimane fa ha attraccato al maso la barchetta di J. (ecco il suo fantastico blog): donna incredibile, trasversale, dalle mille doti (i difetti? Boh?!? talmente nascosti che io non li trovo). Soprattutto GRAN CUOCA!! All'inizio eravamo tutti scettici, o meglio: il Bauer era scettico!! Adesso via, viene un'Olandese a cucinare!! ma che scherzi?!?
Lei non ha imposto nulla, pian piano ha preso possesso dei fornelli (complice una sua intolleranza alimentare) e nel maso si sono magicamente sprigionati odori d'oriente, il Giappone, la Thailandia, l'India, il Mediterraneo. Cardamomo, coriandolo, cannella e pepe...Thaina, yogurt, frutta secca, avocado...peperoncino, aglio...farina di canapa, quinoa, miglio, grano saraceno...la sua storia, i suoi viaggi, la sua cultura portate in tavola (quasi) ogni sera. Con semplicità: non è che passa ore e ore in cucina. In mezz'ora allestisce manicaretti leggeri e profumati. E sento una qualche continuità olfattiva con la terra d'Israele...e mi torna la nostalgia (ma questa è un'altra storia, forse, o forse no)...

E io mi sono accorta che sono tre settimane (TRE!!) che non mangiamo pasta!!
Mai stati grandi pastari, però insomma, quando hai fretta che fai? Un bel piatto di pasta e rizzati (si dice a Pisa)! 
E invece...invece adesso quando ho fretta affetto le zucchine con lo sbuccia patate, le salto in olio e aglio, ci spruzzo il limone; mescolo un po' di thaina con acqua e limone, ci poccio le carote, friggo le melanzane e me le mangio sul pane con pomodorini e cetrioli; cuocio il riso con le lenticchie e il coriandolo e ci metto sopra le cipolle soffritte in olio. E metto semini oleosi e frutta secca in ogni dove.

E fine dell'abbiocco post-prandiale!! Che fosse la pasta?!?

PS Messaggio per la Nonnadicittà: adesso manco la pasta ti facciamo più! Erba e semini!!

domenica 18 maggio 2014

Non si munge alle 11 del mattino, sappiatelo!

Prima di leggere questo post, guardatevi questo video, perchè è di questo video che parlerò.
Ricevo la solita newsletter dall'Associazione Gallo Rosso, che raccoglie tutti gli agritur dell'Alto Adige. Per inciso: la ricevo perché ci vado spesso in vacanza (lo so, rasento la malattia mentale: vivo in un maso e ci vado pure in vacanza...), quindi nessuno può tacciarmi di "antialtoadigismo", tanto più che non perdo occasione per lodare le superiori capacità agricol-turistiche dei nostri vicini! Mi sembra sempre tutto più bello, più pulito, più fatto bene, più tradizionale, più più più...
Però stavolta mi hanno fatta saltare sulla sedia!
Ora, io capisco benissimo l'esigenza di vendere un prodotto, nello specifico una vacanza in un maso di montagna. Capisco che se ne debbano esaltare gli aspetti "bucolici" e non pretendo che in una pubblicità si mostrino stivali merdosi, sudore, grandine estiva e mucche scalcianti...ci mancherebbe! Però in questo video si va oltre, sembra la pubblicità del Mulino Bianco: la chicca è il bambino che accarezza la gallina...ma scherziamo? Non c'è animale meno "coccoloso" della gallina (ci avranno messo mezz'ora a prenderla, e certo non sarà stata felice del trattamento: mica è un gattino!). E il contadino ridente che munge a due mani alle 11 del mattino (ovviamente orario compatibile con il risveglio e la colazione da grande obeso del turista di turno)? Ne vogliamo parlare? E il latte candido e puro che sprizza nel secchio...il latte non è mai candido e puro quando sprizza nel secchio, vi assicuro, e comunque io le mie capre le dovrei drogare per mungere a quel modo!!
Ripeto: LO SO che andare in vacanza in un maso evoca certe visioni e spesso sono anche vere, ma mi sta un po' sullo stomaco che per invogliare le persone a provare un'esperienza nuova e arricchente come passare un po' di tempo in un maso, si debba fare ricorso alle più trite immagini da Disneyworld. Ci mancava il Bambi che ti mangia l'erbetta dalle mani!

E qui scatta l'appello ai lettori-registi del mio blog (che in un delirio di potenza immagino numerosissimi!!): prendete la vostra macchina da presa (si chiama ancora così? O usate l'i-phone come me?) e venite a fare il contro-video. Offro vitto, alloggio e la trama del videino! Facciamo sapere al mondo la verità, basta con le esili contadine che svolazzano fra le piante officinali! Basta con le mucche imbalsamate! E se volete veder mungere, vi dovete alzare alle 5 (vabbè, da me no, perchè sono pigra...)!

PS: si intuisce che esco da una massacrante settimana di strapianti nel campo?


sabato 10 maggio 2014

Enrique, Ragù, il Bauer...maschi al Maso!

Enrique Cagafuego
Lo so, l'argomento si presta a facili ironie e battutacce da osteria (e magari qualcuna mi scappa pure...), ma in realtà qui al Mas del Saro l'argomento è serio e spesso dibattuto: ci servono davvero i maschi al maso??
Quando abbiamo aperto l'azienda e preso i nostri primi animali, dichiarammo all'unisono "solo femmine!". Naturalmente, pur essendo di origine strettamente cittadina, sappiamo anche noi che per fare i capretti serve il becco, per fare gli asinelli serve un asino, per i pulcini un gallo (!!), ma l'idea era quella di portare le nostre amate femminucce da un baldo maschietto (di amici) solo all'occorrenza, oppure di portare le capre in malga e in fondo i pulcini mica ci servono. E poi scusa, perchè devo nutrire e curare un parassita che mi serve, diciamolo, 5 minuti all'anno?? 
Ma perché non volevamo maschi? Perché i maschi di tutte le specie sono più nervosi, puzzano, sono potenzialmente aggressivi e il gallo fa casino alle 5 di mattina! Ecco le ragioni che ci sostenevano nella ferma decisione di avere qui un gineceo senza bulli a rompere gli equilibri. Tanto più che la nostra esperienza con animali maschi non era delle più felici: il nostro unico cane maschio è, lo giuro, un tesoro di cane, ma particolarmente scemo e ineducabile...mica vogliamo replicare, no?!
E invece...invece come sempre il maso ci smuove dalle nostre teoriche e granitiche convinzioni e ci fa fare cose che MAI avremmo pensato! 
Ragù è arrivato dopo due estati passate a trasportare in macchina le nostre capre da una parte all'altra del Trentino, con risultati indescrivibili in termini di puzza perenne e stress da possibile multa, senza mai la certezza che fossero realmente incinte e senza alcun controllo sul destino delle nostre povere caprette!
Ci ho messo un anno a convincere il Bauer che era il momento di prendere un bel becco: sulle ragioni della sua ostinazione non mi pronuncio...eh eh eh! Ma alla fine, come sempre, l'ho spuntata io: lo vuoi il formaggino bòno? E allora beccati il becco! Unica concessione: senza corna (la battutaccia, la battutaccia)!
Ragù il becco
Nota sul nome Ragù: l'ho preso in un agritur che la settimana successiva aveva in menù il "Ragù di capretto"...e quindi, in ricordo di quello che poteva essere (ma non è stato), l'ho chiamato così!!