Questa settimana ho iniziato a fare il formaggio seriamente.
"Seriamente" significa che il ritmo di produzione è di una caciottina da 1/2 kg ogni due/tre giorni, quindi, diciamolo, è un "seriamente" relativo se confrontato con i ritmi di chi il formaggio lo fa per venderlo al mercato e pagarci il mutuo della stalla. Meglio ribadire sempre questo concetto, a volte quelli come me (chi produce cibo per se e/o per alcuni altri), hanno la tendenza, ultimamente, a prendersi moooolto sul serio...un po' troppo a volte! Vabbè l'autoproduzione, vabbè l'agri-power, però insomma, mica siamo tutti Pepe Mujica...
Le prime tre formaggelle della stagione 2014! |
Beh, oggi anch'io voglio prendermi un po' sul serio, perché l'altro giorno, mentre ero inchiodata in cucina dai ritmi della lavorazione del latte per fare il formaggio, e dopo, guardando il prodotto di cotanta giornata di lavoro, e ancora, pensando a dove incastrare queste ore di lavoro nell'economia di giornate piene da scoppiare, di nuovo è tornata a frullarmi in testa la riflessione che già, a schiena china nel campo, mi aveva colpita tempo fa: "ma come fa la roba da mangiare a costare così poco?!?".
Latte... |
Riassumo in breve come, a grandissime linee, faccio il formaggio:
-latte nel pentolone, lo scaldo una prima volta e aggiungo lo yogurt
-scaldo una seconda volta e aggiungo il caglio
-taglio la cagliata
-levo il siero
-metto in forma
-giro il formaggio ogni ora fino a sera (quindi, deduzione logica, non vado a fare shopping!!)
-salo e metto a stagionare (girando le forme tutti i giorni)
E questo è solo il processo a latte pronto: aggiungiamo che le capre vanno curate, nutrite, abbeverate, munte e che per farlo si deve fare il fieno, portarle eventualmente al pascolo, accudirle anche quando per 6 mesi sono asciutte (cioè senza latte)...e vogliamo parlare degli imprevisti?? Lasciamo perdere, va', che vi stendo sulla tastiera!
La cagliata |
Detto tutto questo...penso di avere capito una cosa importante che è successa con la produzione industriale del cibo: la maggior parte dei consumatori non sa come si produce il cibo che compra o ne ha solo un'idea vaga, vede solo il prodotto al supermercato (ci credereste che un ospite di un agritur di mia conoscenza ha chiesto se tenevano i maiali per fare il latte?!?) e il cartellino del prezzo. Ma spesso, spessissimo, quel prezzo è BASSO! Anche al netto dell'economia di scala che ovviamente una grande azienda può realizzare rispetto ad una piccolissima realtà.
E allora i casi sono tre, non si scappa:
- il risparmio è stato fatto su ingredienti e processi (leggi: ingredienti di infima, infima, infima qualità associati a processi semplificati)
- il risparmio è stato realizzato sottopagando la manodopera e/o non corrispondendo il giusto e dignitoso prezzo all'agricoltore
- punto 1+ punto 2 messi insieme
Mai più senza! |
L'antidoto è a portata di mano, però, tranquilli! Mica dobbiamo tutti trasformarci in coltivatori diretti! Basta solo informarsi un pochino (I LOVE WEB) su come si producono le cose da mangiare (il blog di Dario Bressanini, con cui non sono quasi mai d'accordo, ma che fornisce ottimi spunti di riflessione se non si è ideologici a palla, il solito Pasto Nudo, più leggero ma sempre interessante e per chi ha un po' più di tempo questo splendido documentario), informarsi un pochino sugli effetti di un'alimentazione squilibrata (leggi: magnamo tutti troppo!) e riconsiderare quello che siamo disposti a spendere e il tempo che siamo disposti a "perdere" per il nostro cibo.
Ecco, non è difficile, e aggiungo una cosa importante, importantissima (ma in questo post non vi spiegherò perché, andiamo sulla fiducia): se mangiassimo tutti meglio e meno, mangeremmo TUTTI (intendo: non solo noi panzoni occidentali)!!
P.S. Nota per i miei affezionati clienti del mercato: il presente post NON è la base ideologica per lo sconsiderato aumento dei miei prezzi al prossimo mercato!! ;-)
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RispondiEliminaMa Pepe Mujica che c'incastra? Fa il caglio anche lui, oltre a fare il presidente? ;-)
RispondiElimina(ps: ich bin der Bruder)
Bruder, il post non è su come si fa il formaggio!! Il Presidente c'entra in quanto più autorevole esponente della teoria che consumiamo troppo!! Che pazienza ci vuole con voi produttivisti!
RispondiEliminaCiao, ho ricevuto adesso una mail che mi consigliava questo blog, delizioso! Provvedo a condividerlo sulla mia pagina :)
RispondiEliminaGrazie. Conosco bene il tuo bellissimo negozio...:-)) magari uno di questi giorni passo e mi paleso!!
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