lunedì 8 settembre 2014

I Vinschger Paarlen, ovvero i segalini... e mi sento subito Bauerin!

Come promesso, sehr praktisch post su come fare i segalini della Val Venosta. Che poi chiamarli così è vagamente blasfemo e un po' ridicolo: Vinschger Paarlen, ecco come si chiamano!
Una premessa: sono anni che cerco una ricetta per fare questi panini. Non sono facilissimi da fare (almeno per me), tutte quelle provate davano alternativamente: consistenza tipo chewingum, densità dell'acciaio, peso specifico del piombo. Le galline hanno goduto più volte dei miei esperimenti falliti!
Poi sono incappata, grazie a Pinterest, in questo sito (che consiglio caldamente) e...eccoli! I Vinschger, di nuovo! Riprovo? Riprovo!!

INGREDIENTI
Pasta madre bella e buona (magari del Mas del Saro)
Farina bianca 0 bio
Farina di segale bio
Acqua
Sale
Trigonella (eh sì, ancora lei)
Semi di finocchio
Semi di cumino

LA SERA, prima di fare nanna
Impasto 50 grammi di pasta madre, 50 grammi di acqua e 100 grammi di farina bianca 0 bio. Faccio la mia bella palletta, la metto in un contenitore di vetro , copro e vado a nanna.

AL MATTINO, dopo una bella colazione a base di fiocchi d'avena
Prendo la palletta, che a questo punto sarà lievitata, e la impasto con 200 gr di acqua e farina bianca 0 bio QUANTO BASTA. E qui doverosa precisazione: io ODIO il "quanto basta"! Non so mai che vuol dire. Mi sta subito antipatico il cuoco: maccome??? Sono 10 anni che prepari 'sta ricetta, e pretendi che io, di primo acchito, sia così figa da capire quando e quanto basta? Però stavolta dovete avere pazienza: il "quanto basta" è quando avrete un impasto molliccio, che vi farà impazzire...non cedete alla tentazione di aggiungere farina!




ALL'ORA DI PRANZO, dopo aver bevuto il caffè
Impastate il tutto con 500 grammi di farina di segale bio (se avete il mulino, fatelo lavorare!) e 500 grammi di acqua. Aggiungete i semini, la trigonella e il sale. Impazzite di nuovo ad impastare, sporcate lo sporcabile: fare il pane non è una roba per signorine!
E di nuovo, coprite l'impasto con un canovaccio e andate a fare una passeggiata.

ALL'ORA DI CENA, magari un po' prima così ve li mangiate
Accendete il forno e portatelo a 180° ventilato, nel frattempo, con le mani bagnate (mi raccomando!!!), formate delle pallette (una decina) e accoppiatele a due a due sulla teglia del forno. Spruzzatele con un po' d'acqua e infornate. 
Diciamo che sono pronte dopo una mezz'ora: ma i forni sono tutti diversi, verificate!

Sono le migliori che mi siano mai venute, e per questo ringrazio di nuovo Elisa Nicoli dello staff del sito autoproduco.it.